Il dodicesimo anno

In sesta classe i ragazzi e le ragazze vivono una forte esigenza di distaccarsi dalle “autorità” che li hanno accompagnati fino ad allora nella loro crescita.  Questa età segna un passaggio importante nel ciclo scolare, in quanto gli alunni si affacciano alla pubertà, abbandonano talvolta dolorosamente il mondo dell’infanzia e perdono l’equilibrio raggiunto l’anno precedente. Il periodo della prepubertà vuol dire penetrare con profondità nel mondo di sentimento: emozioni contrastanti, come amore e odio, tranquillità e collera, gioia e dolore, prendono posto nel cuore dell’adolescente, che resta in balìa delle loro dinamiche e ne viene afferrato e sconvolto.

Inizia a risvegliarsi in loro la facoltà del pensiero causale, perciò in ambito scolastico ogni argomento viene condotto con rigorosità di pensiero, specie nelle materie scientifiche.

La perdita di armonia si nota innanzitutto nel cambiamento fisico, dove la crescita comincia a vedersi nello scheletro: le membra si allungano e i movimenti diventano impacciati e spigolosi. Il movimento, a partire dal dodicesimo anno, non è più governato solo dal muscolo, bensì risente in misura importante dell’azione dell’articolazione. Coi dodici anni, infatti, queste iniziano a definirsi, a formarsi: l’azione formatrice del corpo eterico giunge a un certa definizione nelle articolazioni, come avveniva cinque anni prima per i denti. In tal modo le articolazioni si individualizzano, in base al movimento e alla postura praticati fino a quest’età, e iniziano a determinare, a vincolare il movimento stesso.

Diventa evidente la crescita del sistema osseo: l’azione formatrice del corpo eterico opera sulle articolazioni, che si individualizzano, come era avvenuto con i denti durante il settimo anno e determinano la postura; le membra si allungano e i movimenti, non più governati solo dal muscolo, si fanno goffi e sgraziati.

 Al tempo stesso nascono nuove qualità animiche e intellettive: aumenta l’interesse per il mondo materiale e sensoriale, che risveglia e rafforza un atteggiamento critico; emerge la capacità di cogliere con chiarezza, almeno nel mondo inanimato, le relazioni di causa ed effetto; acquistano sempre più importanza i valori che regolano i rapporti col gruppo. I ragazzi, tuttavia, hanno ancora un modo di fare esperienza soggettivo ed emozionale: l’approccio educativo richiede tatto e saggezza, per preservare i ragazzi dalle delusioni a cui vanno incontro; sensatezza, coerenza e verità sono le basi per il comportamento degli educatori.

Si lavora con i ragazzi orientandoli verso il mondo esterno, per sviluppare la nuova facoltà d’osservazione attraverso esperienze oggettive, e gettando così le basi per la futura nascita del giudizio. Essi affrontano nuove materie di studio: la loro nascente attitudine critica viene indirizzata a osservare il mondo della natura con modalità scientifica; si dà loro anche la possibilità di coltivare il crescente interesse per i rapporti con gli altri, assegnando loro delle responsabilità all’interno della comunità di classe e creando le occasioni perchè apprezzino le qualità degli altri. Lo scopo è quello di forgiare un nuovo rapporto sociale fra compagni e con gli insegnanti. L’età romana, nella cui forma giuridica e istituzionale si riflettono questi cambiamenti, fornisce ottimi strumenti educativi per guidare e formare queste nuove facoltà.

Italiano

Viene introdotta l’analisi logica, che permette di ragionare sulla funzione degli elementi di una frase. Studiando queste funzioni, delle singole parti e di tutti i modi verbali, viene consolidata anche l’analisi grammaticale, Vengono introdotte e usate abbreviazioni per evitare l’uso eccessivo di termini e per rapportarsi alla lingua con maggiore coscienza e pensiero logico.

Si compongono temi descrittivi, nei quali si richiede ai ragazzi di esprimere anche il loro rapporto personale con l’argomento che espongono. Lo studio di Epica, in particolare dell’Eneide, permette loro di sperimentare in forma artistica il coinvolgimento interiore dei personaggi, da trasferire poi nei temi dando forma al proprio vissuto personale.

Si coltiva la ricchezza espressiva della lingua italiana anche tramite le relazioni di fisica. Infatti, si lavora molto sulla forma espressiva, perseguendo due obiettivi principali: acquisire un linguaggio razionale, che descrive il fenomeno nel modo più oggettivo possibile, e una forma articolata, che per evitare ripetizioni utilizza frasi più complesse ed efficaci.

Si lavora sulla composizione di riassunti, testi di ricerche (Geografia e Mineralogia) e racconti di esperienze personali. Viene ridimensionato lo spazio lasciato alla creazione di scritti di fantasia: è importante che, a partire da questa età, l’allievo dia forma alle proprie capacità espressive elaborando esperienze reali. L’obiettivo, come in Fisica, in Geometria, e nelle altre materie, è lavorare per acquisire una visione oggettiva e veritiera del mondo. Si insegnano i criteri della composizione, curando la bellezza formale complessiva.

Storia

Lo studio si concentra sull’epoca definita dello sviluppo dell’anima razionale dell’umanità, che va approssimativamente dalla fondazione di Roma almeno fino all’anno Mille o al crollo dell’Impero Romano. Si inizia raccontando un elemento mitologico, allacciandosi così alla narrazione di quinta classe, e si procede con gradualità fino allo studio consueto della Storia tradizionale. Viene comunque sempre mantenuto l’uso dell’elemento immaginativo, coltivato in particolare attraverso il racconto di biografie e di grandi eventi storici. La Storia, secondo le indicazioni di Rudolf Steiner, viene intesa anche come strumento per educare il pensiero causale e non è raro venga insegnata, oltre che seguendo filoni tematici trasversali allo sviluppo cronologico degli eventi, anche mantenendo la stessa cadenza giornaliera e modalità adottate nello studio della Fisica.

L’arco temporale preso in considerazione va da un periodo mitico, di cronologia indeterminata, come quello dei Re di Roma, e prosegue con la storia di Roma e dell’età imperiale, gli inizi del Cristianesimo, fino al Medioevo e all’età dei Comuni.

Il momento di passaggio tra la mitologia e la storia è costituito dalla figura di Cesare, fondamentale rappresentante delle nuove facoltà di pensiero che stanno sorgendo nei ragazzi, ma anche delle loro caratteristiche emotive: Cesare è prudente e razionale, forte e instancabile, ma anche elegante nei modi, e temerario, capace di infiammare interi eserciti con le sue parole; non ha però solo qualità eroiche, ha anche punti deboli e debolezze umane. I ragazzi ammirano il modo in cui egli regola le proprie azioni in base a un’attenta previsione delle conseguenze, perseguendo l’obiettivo di conquistare il mondo. Spietato coi vinti, indulgente coi traditori, padre della patria o tiranno? E i suoi uccisori, sono assassini o liberatori? Su temi come questi la sesta classe si anima ed esercita la propria capacità di argomentazione, di pensiero logico e di comprensione umana.

Nei ragazzi sta maturando la capacità di comprensione dei processi logico-causali: l’apprendimento della storia soddisfa il loro intimo bisogno di comprendere i collegamenti storici dei fatti.

Dallo studio dei fatti storici vengono estrapolate le motivazioni che sono state alla base delle decisioni che li hanno determinati. L’insegnante propone attività ed esercizi che permettano ai ragazzi di addentrarsi nei modi di pensare e di sentire tipici dei contesti storici e culturali affrontati.

Cittadinanza e Costituzione

Nella sezione introduttiva sono state illustrate le nuove necessità che influiscono sulle modalità sociali: in pratica, una volta alla settimana si introduce un momento di condivisione e discussione, in cui i ragazzi, seguendo una precisa regolamentazione, possano dialogare su vari argomenti: questa esperienza viene chiamata ‘Senato’. In questo modo vengono educate ed esercitate le capacità di ascolto, interesse, riflessione, considerazione dell’opinione altrui e quella di ragionamento e argomentazione.

Particolare cura viene posta per lo sviluppo del senso di appartenenza alla Comunità Europea, nelle sue espressioni culturali ed economiche.

Matematica

Si riprendono tutte le nozioni degli anni precedenti, per combinarle tutte insieme nel calcolo delle espressioni numeriche e frazionarie. Si consolidano le relazioni tra frazioni e numeri decimali, nonché le tecniche di calcolo ad esse collegate. Si introducono le potenze e le loro proprietà, che vengono ricavate mediante un procedimento induttivo. La loro qualità essenziale viene fatta cogliere risolvendo problemi associati ad aspetti concreti affrontati in Botanica, Geometria, Zoologia, fino a scoprire un collegamento con gli aspetti morali del comportamento umano. Contemporaneamente, si educa a fondo il pensiero astratto utilizzando espressioni letterali al posto di cifre, o tramite il calcolo dell’interesse e il calcolo delle percentuali.

Geometria e disegno geometrico

Le esperienze e le nozioni dell’anno precedente permettono di affrontare la geometria in modo oggettivo e scientifico: si giunge in sesta classe fino a dimostrare i teoremi semplici e fondamentali della Geometria, quali la somma degli angoli interni dei poligoni e il teorema di Talete. 

Sebbene non tutti gli allievi siano in grado di ripercorrere autonomamente l’intero procedimento dimostrativo, essi sono perfettamente in grado di comprenderne i singoli passi: la possibilità di seguire un processo logico più complicato, senza la richiesta di compierlo in autonomia, pone le basi per affrontare con serenità le dimostrazioni matematiche negli anni futuri. Viene data importanza al fatto di raggiungere le tesi dei teoremi in un modo dapprima induttivo e a partire dall’esperienza, facendo lavorare la classe in autonomia, per farle sperimentare entusiasmo ad ogni scoperta; solo successivamente, insieme all’insegnante, viene sperimentato il metodo deduttivo.

Con lo stesso nuovo rigore viene affrontato il disegno geometrico: si introduce l’uso degli strumenti (riga non graduata e compasso), con i quali si delineano le figure geometriche imparate col disegno a mano libera, e si esercita la precisione elaborandone varianti artistiche con l’intento di ottenere belle composizioni astratte. In seguito si guidano i ragazzi a scoprire come si costruiscono con gli strumenti le principali figure geometriche: triangolo equilatero, esagono, le perpendicolari, le parallele, i quadrilateri, la bisettrice e trisezione dell’angolo, i poligoni regolari. Si completa il percorso con l’uso delle squadre e delle righe graduate, ponendo le basi per il disegno geometrico proiettivo.

Disegno di forme

Viene proposta la riproduzione a mano libera degli elementi architettonici dell’arte classica, romanica e gotica: attraverso questi esercizi viene trattato il motivo della proporzione aurea.

Scienze naturali e sperimentali

Geografia

Si studia l’Europa mostrando come, nella sua morfologia, appaiano i tratti di un immenso volto umano; successivamente, si opera una divisione in zone distinte, che suggeriscono le parti di questo viso. Contemporaneamente, si continua a presentare il mondo come un unico organismo vivente, nel quale individuare i rapporti di causa tra l’azione del clima e la conformazione del territorio sul ciclo dell’acqua, sulla vegetazione e sulla fauna. Alla fine si giunge a indicare nell’uomo, che è l’elemento fondamentale dell’insegnamento della scuola steineriana, l’essere che vive in armonia con gli altri regni della natura attraverso le attività economiche del territorio in cui vive.

La Geografia europea si collega molto bene alla Mineralogia e alla Storia romana, che permette di operare dei rimandi sia alla Geografia fisica, sia a quella politica. I ragazzi dovranno inoltre effettuare ricerche individuali e di gruppo sugli Stati europei: ciò consente di stabilire un collegamento con l’Europa contemporanea, in modo da suscitare apprezzamento per le differenze culturali dei popoli e ammirazione per ciò che ciascuno di loro ha saputo sviluppare in rapporto alle influenze di clima e territorio. Questo è l’elemento che induce i ragazzi, in modo sottile ma ben definito, a sentirsi parte dell’organismo vivente terrestre.

Geologia e Mineralogia

Si trattano le ere geologiche, la struttura interna della Terra, i fenomeni tellurici, sismici e vulcanici; la classificazione delle rocce secondo composizione e genesi. Si prosegue con lo studio dell’idrosfera, dell’atmosfera e dei fenomeni meteorologici; dei climi e delle variazioni climatiche in rapporto alle attività dell’uomo, allacciandosi in particolare allo studio dell’Europa fisica, alle sue fasce climatiche e alle caratteristiche delle sue catene montuose.

Nel considerare il mondo dei minerali si inizia dal generale per arrivare al particolare: dunque, dalla Geografia fisica ci si avvicina alla specifica forma delle montagne, poi si prendono in esame le rocce che le compongono e minerali che vi sono inclusi. 

Si studia la crosta terrestre (litosfera) e i tre tipi di rocce: sedimentarie, magmatiche e metamorfiche. Viene presentata la polarità tra rocce silicee e rocce calcaree. Per farne un’osservazione diretta, si espongono in classe rocce e minerali significativi: graniti, gneiss, rocce calcaree, argille, cristalli. Solitamente, per completare le esperienze e consolidare le conoscenze acquisite vengono effettuate uscite didattiche o gite di più giorni in siti rilevanti.

Fisica

Per lo studio della Fisica si segue un procedimento sintetico: viene effettuato l’esperimento; si osserva il fenomeno; si compone una relazione scritta precisa e puntuale, elaborando corrette e oggettive riflessioni su quanto percepito; si opera una sintesi di tutte le esperienze; e infine si corona il processo astraendo la legge fisica alla base del fenomeno, che è l’oggetto e il punto di partenza dell’intero esame. 

Si affrontano i seguenti campi:

– in Acustica: distinzione qualitativa tra suoni e rumori; soggettività della sensazione sonora; timbro, tono, intensità e durata del suono; rapporti matematici della scala maggiore, ricavati per via sperimentale tramite il monocordo; costruzione di un flauto di Pan sulla base delle conoscenze matematiche acquisite per via sperimentale; studio della laringe umana. 

– in Ottica: soggettività e oggettività delle esperienze visive; luce e ombra, nascita del colore; propagazione della luce, camera oscura, rifrazione e innalzamento ottico, “scissione” della luce con il prisma. 

– in Termologia: rapporto soggettivo e oggettivo con il calore; dilatazione al calore di gas, liquidi e solidi; liquefazione, evaporazione, condensazione.

Materie artistiche insegnate dal maestro di classe

Pittura

Si lavora principalmente alla rappresentazione di paesaggi legati alla geografia europea, seguendo due distinte tematiche: stagioni e ambienti (montagna, mare, tundra, foresta, prateria, collina, pianura, ecc.). Gli stessi soggetti vengono ripresi mediante la tecnica del chiaroscuro. Anche in questa attività viene richiesta e stimolata una maggiore attenzione per il dettaglio e per la qualità della rappresentazione.

Disegno

Si introduce la tecnica del chiaroscuro mediante carboncino, partendo da esercizi di tratteggio. Il procedimento agisce sulla forza di volontà e richiede l’esercizio della pazienza: con questa disposizione d’animo i ragazzi si accorgono di ottenere lavori di qualità migliore. Si lavora alla ricerca di un equilibrio tra la parte luminosa e quella oscura, facendo emergere la luce dalla tenebra mediante tratteggi diversificati. Si arriva a percepire la luce come una forza che dissipa la tenebra (elemento primario del disegno a carboncino). Acquisita la tecnica, vengono raffigurati gli stessi motivi della Pittura. 

Modellaggio

In sesta classe si ripropongono in creta le raffigurazioni dei mestieri: i ragazzi devono cercare di modellare figure che incarnino concretamente le caratteristiche dell’attività umana da rappresentare, sia nell’anatomia e nella postura (che ormai hanno le conoscenze e le capacità per riprodurre correttamente), sia nelle espressioni dello sforzo o della delicatezza, della solidità o della grazia, o quant’altro risulti appropriato per darne un’immagine  efficace.

Uno dei temi più frequenti sono le “grotte con l’orso” (quattro grotte, ciascuna per ogni stagione): lo stesso animale viene esplicitamente raffigurato in atteggiamenti diversi a causa delle condizioni ambientali che subisce, sia come trasformazioni fisiche che di comportamento. Ai ragazzi viene richiesto di modellare grotte solide e belle: in realtà, grazie a questo tema essi lavorano al loro carattere, gli stanno dando forma, e il maestro cura in massimo grado il modo in cui interviene per dare indicazioni e correzioni. Il motivo della “grotta” è molto indicato anche perché in questa fase lo sviluppo fisico ed animico dei ragazzi li porta a chiudersi, a rintanarsi in sè stessi, e hanno bisogno di trovare il coraggio e la forza per uscire e andare incontro al mondo con una nuova coscienza. 

Altro tema adatto in sesta classe è quello dello stambecco che sale sulla vetta e, imperioso, domina il panorama dall’alto: questa figura evoca da un lato il sopravvento delle forze intellettuali, dall’altro anche il governo sul corpo, sugli istinti e sulle pulsioni inferiori.

Musica

Si inizia gradualmente a far sperimentare ritmi più complessi nelle musiche di accompagnamento ai canti, facendo un percorso storico e sistematico della musica dei popoli europei. Si introducono gli intervalli e le scale di modo minore, e si suonano brani in queste tonalità. L’esperienza di orchestra si inserisce sempre più nel tessuto della vita scolastica.

Lingue straniere comunitarie

Con il passaggio alla pubertà vengono portate a coscienza le capacità intellettive dei ragazzi rispetto alle strutture concettuali della lingua straniera. Essi devono imparare e comprendere il processo necessario per imparare, anche autonomamente nuovi vocaboli: diventano fondamentali l’ordine, la precisione e la correttezza di ciò che viene scritto e pronunciato, e vanno esercitati e controllati con cura e attenzione. Al rigoroso svolgimento di questo compito viene affiancata una modalità di insegnamento ricca di allegria e umorismo, attraverso testi, scenette comiche, poesie. Inoltre si portano alcuni esempi di poesia letteraria e si approfondisce un periodo sulla geografia del paese straniero del quale si studia la lingua. A quest’età il maestro deve spesso affrontare le grandi differenze di capacità e disponibilità di forze dei singoli allievi, e quindi si adotta l’assegnazione di compiti differenziati (evitando di suddividere la classe per gruppi fissi secondo un criterio di merito). Vengono esercitati e ideati piccoli dialoghi e/o piccole rappresentazioni. Solitamente viene introdotto il dizionario, da utilizzare per lo svolgimento dei compiti, a casa e in classe.

Lingue Antiche (Latino)

In sesta classe viene affrontata la lingua latina: i ragazzi vengono introdotti alla lingua antica senza uno studio sistematico, ma quanto basta per entrare nello spirito del popolo romano, così da entrare più profondamente nell’epoca storica che stanno studiando. E’ proprio lo studio della storia a fornire gli esempi che sono entrati nell’attuale patrimonio linguistico e culturale italiano: modi di dire, citazioni famose, etimi delle parole e termini ancora usati nell’accezione originale diventano tutte occasioni per far percepire l’attualità di un’epoca storica che è stata così determinante per l’intera umanità. Secondo opportunità, si imparano e si recitano in lingua latina alcuni passi dell’ “Eneide” di Virgilio o delle “Metamorfosi” di Ovidio.

 Euritmia 

Intorno al dodicesimo anno si assiste ad una sostanziale crescita del sistema osseo: l’apparato muscolare si sviluppa in conformità, per cui gli arti si fanno pesanti, e i tendini si adeguano, diventando più sensibili. Nel movimento, ne risultano da un lato un’accresciuta resistenza e forza di slancio, dall’altro una eccessiva fragilità dello strumento corporeo, con frequenti casi di fratture degli arti o infiammazioni ai tendini. Nella vita dell’anima, la forza del volere prende due direzioni: una si manifesta nel fare, nell’agire; l’altra, proiettata introspettivamente, nel voler comprendere la natura delle cose. 

Le condizioni di sviluppo animico sono quanto mai differenziate e si cristallizzano in almeno due diverse tendenze: c’è chi “a senso” riesce a risolvere un passaggio poetico o musicale con delle forme appropriate; chi è sensibile per la qualità dei suoni, e trova un gesto, un’immagine adatta per esprimerli. Ciascuna delle due nature segue la corrente che sente più affine: quella plastico-formativa o quella lirico-musicale. Due gruppi con qualità differenti possono essere guidati a compensarsi a vicenda, e ad attivare il giusto atteggiamento sociale di percezione reciproca e di scambio.

A questa età comincia a manifestarsi una fame vorace, sia fisica che animica: il corpo richiede pasti abbondanti e frequenti; l’anima (il corpo astrale) va in giro come un lupo insaziabile e se non riesce a placarsi con le dovute esperienze, cerca di soddisfare le curiosità, di provare le emozioni, di cimentarsi in una sfida col mondo e di travalicare i propri limiti introducendosi di nascosto nel mondo degli adulti. In quel mondo, diventa interessante e stimolante tutto ciò che gli appare impenetrabile o proibito. L’insaziabilità dell’anima può trasformarsi in dipendenza dalle persone o dalle sostanze; l’attività interiore e il confronto con la propria e l’altrui libera iniziativa protegge l’individuo dal ricercare in eccesso gli stimoli esteriori per riempire la propria vita di soddisfazioni.

Sulla interiorità dell’allievo di sesta agiscono al meglio la calma interiore, il controllo delle situazioni, la rapidità di decisione, la capacità di pensare in anticipo, di destreggiarsi nelle polarità passando da un atteggiamento giocoso ad uno severamente inesorabile. L’insegnante è un domatore che cura che gli esercizi passino conseguentemente uno dall’altro seguendo una logica e conduce gli allievi all’indipendenza.

Si trasmette soddisfazione agli allievi appellandosi in modo distinto a loro e alle loro forze dell’anima (pensare, sentire e volere), portandoli ad eseguire un compito adoperando una di queste facoltà fino a scoprire gli effetti che l’impegno causa su un’altra facoltà: ad esempio, dopo essersi rappresentati una forma con il ragionamento, devono saperla eseguire correttamente (dal pensare al sentire); dopo aver ascoltato alcuni intervalli musicali, devono saperne caratterizzare le atmosfere e in seguito muoversi in forme corrispondenti (dal sentire al volere); dopo essere stati coinvolti in una corrente di movimento, devono saper descrivere la forma percorsa (dal volere al pensare). In questo modo negli allievi viene stimolata la gioia di scoprire e la spinta a ricercare i nessi tra le esperienze.

Vengono operate correzioni, ma solo riguardo all’aspetto corporeo: postura o uso degli arti.Lla parola d’ordine è: precisione, su di essa si fa affidamento affinché l’allievo segua la corretta pratica per fare l’esperienza appropriata.

Gli allievi vengono condotti a scoprire le cose da soli, affinchè si possano identificare in ciò che fanno e raggiungere l’indipendenza: ciò vale sia per il singolo che per il gruppo. Essi traggono le forze dal basso, come un alimento dalla terra, e questo trasmette plasticità ai loro movimenti. 

Viene esercitata la geometria con movimenti di coreografia spaziale per sostenere la capacità di orientamento e di astrazione, e rafforzare la sicurezza individuale: il proprio movimento viene coordinato con quello dei compagni e gradualmente si deve formare una visione d’insieme delle forme risultanti. Le forze della gravità diventano preponderanti e fanno perdere equilibrio alla figura, rendendo impacciati i movimenti: per contrastare questa tendenza si lavora sulla precisione degli esercizi e sulla padronanza degli arti, tramite ritmi, esercizi con le aste di rame, forme simmetriche. Si lavorano i testi poetici cercando di plasmare i gesti in modo che diano forma all’organicità della singola parola, cioè l’espressione dei rapporti dei singoli suoni che la compongono. 

I ragazzi vengono messi in grado di rappresentarsi e poi di percorrere nello spazio forme in metamorfosi partendo da indicazioni di orientamento oggettive; di intravedere leggi che regolano la composizione delle forme dinamiche o geometriche, o gli elementi che determinano il loro mutamento.

Tra i contenuti ci sono esercizi di concentrazione, che sono principalmente percorsi spaziali geometrici che richiedono la coordinazione di braccia e gambe; esercizi igienico-pedagogici: in particolare, il cosiddetto “salto della pavoncella”, che immette forze di luce nella pesantezza che penetra nell’organismo ed è efficace per impedire ai processi della pubertà di svolgersi troppo rapidamente: forme geometriche: fanno leva sulla capacità di percepire nuove e più grandi rapporti spaziali (appartengono a questo gruppo anche le forme delle vocali estese nello spazio); gli esercizi con le aste di rame, che vengono introdotti quando è possibile fare una concreta esperienza della meccanica del corpo, e sono significativi per modellare, correggere e affinare lo strumento corporeo e animico; testi poetici nei quali i contenuti e le atmosfere illustrano forti contrasti, espressione di forze morali, descrizione fine e attenta di ambienti naturali,  condizioni di venerazione di fronte alla grandiosità di cose sublimi: in ogni gesto i ragazzi devono cercare di rendere visibile, attraverso elementi oggettivi, l’integrità della singola, cercando di trasformare e adattare le lettere, nelle dimensioni e nelle posizioni, alle immagini che devono creare. 

Come polarità dell’anima si studiano nel loro carattere le forme apollinee e quelle dionisiache (ethos-pathos, plasticità-musicalità). 

Tutti i movimenti partono da una struttura e devono terminare alla struttura di partenza.

In Euritmia musicale si studia il gesto dell’intervallo di ottava, che risveglia lo strumento dai piedi al capo, e dal capo ai piedi; seguendo lo sviluppo del sistema osseo, si introducono gli altri intervalli, a cominciare da quello di quinta, poi di terza, di prima, e per ultimi quelli di quarta, sesta e settima. I gesti degli intervalli possono servire a dilatare la sensibilità degli allievi, se esercitati nella sequenza: prima, seconda, terza, quarta; la sequenza: ottava, settima, sesta, quinta li riporta in sé.

Si sperimenta tutto il cerchio delle quinte di modo maggiore, con le alterazioni in chiave. 

Ogni musica può essere di aiuto per vivere l’esercizio di concentrazione/espansione sotto un aspetto orientato più verso le forze dell’astralità: si utilizzano le forme dinamiche delle spirali, avvolgenti e svolgenti, badando che ogni allievo le esegua entrambe. 

Lavoro Manuale

Prima del dodicesimo anno il bambino non può comprendere il concetto di causa-effetto, che invece può conquistare con lo sviluppo del sistema osseo: a partire dall’esperienza della propria struttura scheletrica può afferrare il mondo con il pensiero e percepire una verticalità e un’orizzontalità. Questo processo viene fatto vivere al ragazzo con il lavoro di creazione di una bambola: una sagoma di stoffa, involucro vuoto e molle, viene imbottito, prendendo forma e “vita” dall’interno. La sagoma, precedentemente progettata nelle sue misure e cucita lungo i contorni, viene risvoltata. Per i ragazzi è un processo nuovo, che indica la capacità di immaginarsi come cambia una forma quando l’esterno viene ripiegato all’interno: esso fortifica la loro capacità di formarsi un pensiero astratto e li guida a leggere fuori e dentro di sé.

La bambola viene realizzata pezzo per pezzo; si parte dalla testa, che una volta ultimata viene misurata: la sua misura determina in proporzione tutte le misure delle altre parti del corpo: tronco, gambe e piedi, braccia e mani. Una volta ultimate, le varie parti vengono imbottite e assemblate: ciò richiede sia sensibilità che abilità. L’aspetto della bambola viene poi curato nei dettagli: vengono aggiunti i capelli, delineati la bocca e gli occhi, confezionati abiti, calzature e accessori vari. In questo lavoro viene lasciata libertà ai ragazzi di manifestare il loro gusto sia nella progettazione che nella scelta dei materiali e degli ornamenti. 

Falegnameria

Si iniziano le lezioni di Falegnameria. Anche con questa attività manuale viene risvegliato nei ragazzi il senso per armonizzare utilità e bellezza nella creazione di oggetti. Essi devono sviluppare l’idea che ciò che è tecnicamente perfetto può confinare con la bellezza. 

Con la pratica della falegnameria il ragazzo si cimenta dunque con il lavoro artigianale. Vengono costruiti oggetti semplici, di uso pratico, o piccoli giochi. Si utilizza compensato e legno a listelli per oggetti movibili o a incastro, legno massello per oggetti con un carattere più scultoreo. Viene data importanza al fatto che, negli oggetti realizzati, l’utile si accompagni al bello, curando le finiture, l’armonia delle forme, e che il risultato finale risulti piacevole sia alla vista che al tatto.

Parte ritmica

Dopo una parte iniziale di riscaldamento fisico si introducono esercizi di equilibrio, affinché la polarità tra sistema osseo e sistema muscolare (ma anche il contrasto di sentimenti che i ragazzi vivono a questa età) possa trovare un punto di armonizzazione e di centratura. Gli stessi esercizi possono essere eseguiti anche ad occhi chiusi, poiché a questa età il ragazzo non necessita più di punti di riferimento esteriori per mantenersi eretto, ma inizia a sviluppare un orientamento spaziale che si basa su riferimenti interiori. 

Vengono proposti esercizi ritmici di abilità con le mani, recitazioni di diversi testi letterari (ad esempio l’“Anticlo” di Pascoli, “L’onda” di D’Annunzio,”Sir Galvano e il Cavaliere Verde”, l’inizio dell’ “Eneide”), accompagnate da movimenti con gli arti inferiori all’interno del cerchio -battendo i passi nei punti di maggior intensità- e da movimenti degli arti superiori. 

Si fanno interrogazioni sui contenuti della didattica passandosi la palla: qui le richieste dipendono dal modo in cui viene lanciata la palla (ad esempio in grammatica, a seconda che il maestro lanci la palla direttamente o con un palleggio, il ragazzo è invitato a coniugare un verbo in un tempo semplice o composto). Si camminano cadenzando le potenze del 2 e del 3, e la sequenza dei quadrati delle cifre dall’1 al 12; in modo simile, si interroga richiedendo di svolgere piccole operazioni con le potenze (esempio: 22 x 25=27) e si chiede di dare il risultato ma anche di esporre l’intero procedimento.

Attività motorie e sportive

L’accrescimento del sistema osseo costituisce un aspetto rilevante sia nella trasformazione fisica sia per l’aspetto animico. Gli equilibri raggiunti in passato vengono destabilizzati e il disorientamento dei ragazzi di fronte a tali cambiamenti crea un’animosità, che per questo motivo viene incanalata in attività che permettano loro di riuscire a lavorare in gruppo in maniera efficace rispetto a degli obiettivi determinati. 

Si riprendono le indicazioni relative al rispetto del proprio spazio personale, di quello dei compagni e del mondo in generale; si prosegue anche il lavoro su pesantezza e leggerezza; vengono rivisti ed esercitati l’equilibrio statico e dinamico; si consolida la coordinazione braccia/gambe. 

Si intende sviluppare la percezione della propria dimensione corporea in continuo mutamento e a sapersi muovere nello spazio in una situazione di equilibri fisici e animici in continuo divenire.

I ragazzi devono poter sperimentare gioia per il movimento e, oltre a trovare soluzioni spontanee per le diverse situazioni, imparare ad usare nuove attrezzature in modo appropriato.

Si introducono esercizi per migliorare il tono muscolare; esercizi di ginnastica Bothmer che tengono conto dell’allungamento degli arti; esercizi di coordinazione globale e segmentaria (oculo-manuale e oculo-podalica); esercizi propedeutici alla pratica di alcuni sport, dei quali vengono date indicazioni di massima riguardo alle regole di gioco. Si prosegue con la giocoleria.